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Buongiorno. Per l’ennesima volta, mi contatta un incaricato di una delle varie società interessate alla torre situata su una mia proprietà, proponendomi non più una somma per la servitù 20ennale come accadeva anni addietro, ma l’acquisto della porzione di terreno su cui insiste la torre. Tale torre si trova nel mio terreno da quasi 30 anni, nel corso dei quali ho dovuto rinegoziare il canone , sempre al ribasso: per cui le proposte di acquisto pervenute successivamente le ho rispedite al mittente; stavolta però mi si fa presente quanto incollo in calce. A me obiettivamente pare che i lavori di smantellamento e di reimpianto della torre in altro terreno siano per una società fortemente antieconomici…ma chiedo comunque riscontro al riguardo, ai proprietari che si trovano in simile situazione, o comunque a chi sappia gentilmente rispondermi. Grazie davvero. Alvaro
“Da analisi eseguite sul territorio ed in forza della Legge sul Canone Unico Patrimoniale, introdotta con la legge di bilancio del 2022, che consente di delocalizzare i siti su beni demaniali pagando un canone di € 800,00 annui, si è evidenziata l’esistenza di una mancata convenienza a perseguire i contratti di locazione in essere con privati, perché non consentono di massimizzare alcun profitto e mettono a rischio quella che è la futuribilità del sito.
Al fine, dunque, di proseguire il rapporto oggi in essere, risulta necessario ed improcrastinabile trovare un nuovo accordo che possa soddisfare gli interessi reciproci.
La Società da me rappresentata, infatti, investirà sui siti che possano assicurarle quella stabilità prospettica che solo un contratto di compravendita della proprietà dei siti o di cessione pluriennale del diritto di superficie sugli stessi può garantire.”