L’indennità di esproprio – cap.10 L’indennità a favore di beni non espropriati

Questo testo tratta dell’indennità di esproprio che spetta ai proprietari di beni non direttamente espropriati, ma che subiscono una svalutazione a causa della realizzazione di un’opera pubblica. L’articolo 44 del Testo Unico Espropri prevede che, anche se il terreno o l’immobile di un proprietario non viene espropriato, egli possa comunque avere diritto a un’indennità se subisce una perdita di valore per via dell’opera, come ad esempio nel caso della costruzione di una ferrovia o di un’autostrada vicina alla proprietà.

L’indennità di esproprio – cap.2 I terreni edificabili

Il sistema per il calcolo dell’indennità di esproprio, precedentemente complesso e controverso, è stato rivisto in seguito alla dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale nel 2007, con un ulteriore impulso dato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per assicurare il rispetto del diritto di proprietà.

Espropriazione per pubblica utilità delle zone f (2° Parte)

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Espropriazione per pubblica utilità delle zone F (1° Parte)

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Il decreto di esproprio e la cessione bonaria

La procedura espropriativa si può concludere con una cessione bonaria volontaria o con l’emanazione di un decreto di esproprio. Entrambi gli strumenti sono atti a trasferire la proprietà del bene in capo alla pubblica amministrazione.

La determinazione dell’indennità provvisoria

A seguito dell’approvazione del progetto definitivo, la procedura espropriativa entra in una nuova fase. Questo momento è caratterizzato dalla fissazione o determinazione dell’indennità provvisoria di esproprio, un’offerta di indennizzo da parte dell’ente espropriante al proprietario.

La rideterminazione dell’indennità di esproprio

La pubblica amministrazione può fissare unilateralmente o anche negoziando l’indennità provvisoria di esproprio. Tuttavia, se il proprietario non accetta questa indennità, la legge prevede una serie di strumenti per la sua rideterminazione.

L’occupazione di urgenza preordinata all’esproprio

La pubblica amministrazione può decidere di procedere all’occupazione di urgenza in presenza di più di 50 proprietari coinvolti, per infrastrutture strategiche o insediamenti produttivi, o in situazioni di particolare urgenza. Questa urgenza deve essere valutata in termini oggettivi, considerando l’importanza dell’opera per la collettività.

3. Occupazione illegittima l’acquisizione sanante

Un procedimento di acquisizione sanante, come previsto dall’articolo 42 bis è un tipo di acquisizione che si verifica quando il bene occupato è ancora di utilità pubblica e non può essere restituito o demolito.

2. Occupazione illeggittima: I diritti del proprietario

La legge e la giurisprudenza escludono che l’occupazione illegittima conferisca alla pubblica amministrazione un titolo legittimo per mantenere il possesso del bene. Nonostante le vecchie prassi giuridiche che permettevano l’acquisizione a seguito di trasformazioni irreversibili, oggi l’occupazione mantiene la sua natura illegittima fino alla restituzione effettiva.

1. Occupazione illegittima quali sono le situazioni che la generano

In ambito di occupazioni pubbliche, distinguere tra legittime e illegittime è cruciale. Le occupazioni legittime si verificano quando l’ente espropriante, o la pubblica autorità, detiene un valido titolo autorizzativo al momento dell’entrata in possesso dei beni e della realizzazione di opere su terreni. Al contrario, un’occupazione si classifica come illegittima quando avviene senza tale titolo, contravvenendo alle normative vigenti.

5. Il procedimento espropriativo: decreto di esproprio e immissione in possesso

Con il decreto di esproprio avviene il trasferimento della proprietà del bene dal proprietario espropriato all’autorità espropriante. Il decreto di esproprio è quindi un atto amministrativo autoritativo che comporta l’ablazione forzata del diritto di proprietà dal proprietario a favore dell’ente espropriante o del beneficiario della espropriazione.

Il procedimento espropriativo 3 vincolo espropriativo e vincolo conformativo

https://www.youtube.com/watch?v=HZjBA6_TZM0 Abbiamo visto come la prima fase del procedimento espropriativo consista nella posizione del vincolo preordinato all’esproprio. È il caso di approfondire la natura e le conseguenze della posizione di questo vincolo e sopratutto le differenze tra vincolo espropriativo e vincolo conformativo. Altri video relazionati Cosa possiamo fare per te? Ti aiuteremo gratuitamente a comprendere […]

2. Il procedimento espropriativo: le fasi

La legge prevede tre fasi del procedimento espropriativo: la posizione del vincolo preordinata all’esproprio, la dichiarazione di pubblica utilità e l’emanazione del decreto di esproprio.

1. Il procedimento espropriativo: le parti

Per comprendere appieno il funzionamento di una procedimento espropriativo è essenziale riflettere sui soggetti e gli interessati coinvolti. Il primo passo consiste nell’analizzare il ruolo del proprietario del bene, ovvero l’espropriato, che viene coinvolto nel processo in virtù dell’interesse pubblico alla realizzazione del bene stesso.

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