Il decreto di esproprio e la cessione bonaria

La procedura espropriativa si può concludere con una cessione bonaria volontaria o con l’emanazione di un decreto di esproprio. Entrambi gli strumenti sono atti a trasferire la proprietà del bene in capo alla pubblica amministrazione.

L’occupazione di urgenza preordinata all’esproprio

La pubblica amministrazione può decidere di procedere all’occupazione di urgenza in presenza di più di 50 proprietari coinvolti, per infrastrutture strategiche o insediamenti produttivi, o in situazioni di particolare urgenza. Questa urgenza deve essere valutata in termini oggettivi, considerando l’importanza dell’opera per la collettività.

5. Il procedimento espropriativo: decreto di esproprio e immissione in possesso

Con il decreto di esproprio avviene il trasferimento della proprietà del bene dal proprietario espropriato all’autorità espropriante. Il decreto di esproprio è quindi un atto amministrativo autoritativo che comporta l’ablazione forzata del diritto di proprietà dal proprietario a favore dell’ente espropriante o del beneficiario della espropriazione.

2. Il procedimento espropriativo: le fasi

La legge prevede tre fasi del procedimento espropriativo: la posizione del vincolo preordinata all’esproprio, la dichiarazione di pubblica utilità e l’emanazione del decreto di esproprio.

1. Il procedimento espropriativo: le parti

Per comprendere appieno il funzionamento di una procedimento espropriativo è essenziale riflettere sui soggetti e gli interessati coinvolti. Il primo passo consiste nell’analizzare il ruolo del proprietario del bene, ovvero l’espropriato, che viene coinvolto nel processo in virtù dell’interesse pubblico alla realizzazione del bene stesso.

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