L’elettrodotto Villanova-Gissi è stata considerata un’opera strategica della nuova dorsale energetica adriatica in via di realizzazione da parte di Terna S.p.A., principale proprietaria della rete elettrica nazionale e, per quanto riguarda il tratto in questione, dalla società Abruzzo Energia S.p.A. L’elettrodotto ad altissima tensione, 380.000 volt, attraverserà 16 comuni abruzzesi (per un totale di 69,3 km) nel territorio compreso tra Villanova e Gissi.
L’infrastruttura occuperà una grossa fetta di territorio abruzzese. L’area in cui si situa il tracciato della linea è in parte urbanizzata, in parte composta da zone rurali dove sono presenti coltivazioni di qualità (vigneti, oliveti, ortaggi e seminativi) che la Regione sostiene con fondi pubblici e in parte costituita da aree industriali altamente popolate.
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[toggle title=”Motivazioni del progetto”]Secondo lo Studio di Impatto Ambientale (18/10/2010), “la realizzazione dell’opera permetterà di rafforzare e stabilizzare la produzione e la distribuzione di energia elettrica in Abruzzo con conseguenti benefici sul sistema economico e produttivo locale dovuti alla maggiore affidabilità e qualità del servizio elettrico.”…”In particolare si sottolinea che la realizzazione del progetto permetterà l’esercizio in condizioni ottimali dei poli di produzione elettrica locali. Tali impianti sono ad elevato rendimento e ridotti impatti ambientali. Il loro esercizio potrà quindi non essere più vincolato dalla non adeguata capienza della rete, che ne riduce le ore di funzionamento e conseguentemente ne aumenta i transitori di avvio/arresto.”
Secondo il Decreto di occupazione temporanea del 07/10/2014, “la realizzazione del nuovo elettrodotto a 380 kV si rende necessaria sia per garantire il pieno dispacciamento della centrale di Gissi di Abruzzoenergia S.p.A. sia per superare la situazione di deficit di produzione energetica della Regione Abruzzo e le problematiche di gestione della RTN (Rete di Trasmissione Nazionale) nell’area centro-adriatica. (tratto da http://www.noelettrodottovillanovagissi.it/)[/toggle]
[toggle title=”Il procedimento”]Il procedimento amministrativo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato avviato nel gennaio del 2010 con la presentazione del progetto da parte della società Abruzzo Energia S.p.A. (proprietaria della centrale termoelettrica di Gissi). Il progetto è stato proposto da Terna S.p.A., l’iter autorizzativo per l’opera è stato avviato però, da Abruzzo Energia nel dicembre 2009, senza tavoli concertativi con gli Enti Locali (Comuni) e si è concluso il 15 gennaio 2013 con il rilascio del decreto autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente. Tale autorizzazione è stata volturata a Terna il 4 marzo 2013. [/toggle]
[toggle title=”Criticità e opposizioni”]Si tratta, inoltre, di un’infrastruttura considerata (fino al 2007) strategica per il trasporto dell’energia costosa e dall’impatto irreversibile su questi territori, soprattutto in termini sanitari per i residenti (campi elettromagnetici ad alto rischio cancerogeno, come riconosciuto dallo IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro). La maggioranza dei Comuni ha poi trattato con Terna e Abruzzo Energia senza consultare i cittadini e senza organizzare tavoli di discussione trasparenti sulla scelta del tracciato definitivo. Non sono mai state discusse e condivise le fasce di fattibilità, ovvero opzioni alternative che potessero allontanare i tralicci dagli abitati e dai terreni agricoli di primaria importanza per l’economia locale. La Regione non ha inviato né il proprio parere sull’opera, come previsto dalla legge (art., 25 comma 2, D.lgs. 152/2006) ai fini della Valutazione d’Impatto Ambientale (rilasciata a settembre 2011), né ha convocato tavoli di condivisione, nonostante la richiesta di Enti e cittadini in tal senso. Inoltre ha deliberato l’intesa con lo Stato – passaggio obbligato della procedura – appena il giorno prima (il 6/11/2012) della Conferenza di servizi (7/11/2012), senza che fosse presente il Ministero dell’Ambiente alla Conferenza. [/toggle]
[toggle title=”GLI ESPROPRI“]L’opera ha ricevuto il via definitivo nell’autunno del 2013 e i lavori di costruzione sarebbero dovuti iniziare nel 2014. Ma il 13 settembre 2014 è stata approvata una risoluzione all’unanimità dal Consiglio Regionale della Regione Abruzzo per la sospensione delle procedure di esproprio e per la sospensione dell’eventuale inizio dei lavori, nonché per l’istituzione di un tavolo di confronto con le comunità locali interessate al fine di trovare delle soluzioni che rendano l’opera meno impattante.
Contrariamente alla risoluzione espressa dalla Regione, però, nel novembre del 2014, iniziano le procedure di esproprio dei terreni interessati dall’impianto dei piloni dell’elettrodotto e per le servitù aeree. (tratto da http://atlanteitaliano.cdca.it)
Terna ha infatti provveduto ad effettuare l’immissione in possesso dei terreni interessati. Diventa quindi estremamente urgente che i proprietari si attivino per la tutela dei loro diritti.
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