Alcuni esempi di successo di Tutela Espropri

L’Unione Nazionale Tutela Espropri tutela da anni i proprietari soggetti ad esproprio per pubblica utilità in tutto il territorio nazionale, difendendo il diritto dei cittadini ad un giusto procedimento e soprattutto a giuste indennità di esproprio.

I CASO
Esproprio di terreno per la realizzazione di un casello autostradale comune di Montemarciano (An)

Autostrade per l’Italia procedeva all’esproprio di una superficie pari a 143.333 per la realizzazione di un nuovo casello autostradale in Comune di Montemarciano (An). L’ente espropriante proponeva una indennità di euro 494.015.67 pari ad euro 3,5 euro/mq sostenendo la natura agricola del fondo.

Veniva quindi proposto ricorso presso la Corte di appello di Ancona sostenendo che il fondo ricadeva in Zona Urbana di Trasformazione con indice di edificabilità dello 0,03 e che pertanto non potesse essere qualificato come agricolo ed evidenziando la perdita di valore della porzione residua del bene. A seguito della nomina di un Ctu, la Corte di Appello emetteva ordinanza con la quale condannava l’ente espropriante al pagamento di euro 2.292,671,91 oltre ad indennità di occupazione di urgenza ex art. 22 bis.

II Caso
Esproprio di giardino condominiale a Casalecchio sul Reno (Bo)

Anas spa giungeva alla dichiarazione di pubblica utilità per la realizzazione di un nuovo collegamento stradale conseguente alla realizzazione del nuovo svincolo ferroviario di Casalecchio sul Reno. Il progetto prevedeva l’esproprio di 125 mq di un giardino in comproprietà tra i proprietari di un condominio composto da 15 appartamenti. L’indennità provvisoria proposta era pari ad euro 3250.

In nome dei proprietari veniva contestata l’indennità proposta, evidenziando come la realizzazione della nuova opera determinasse una pesante svalutazione degli immobili conseguente all’avvicinamento della sede stradale al fabbricato. Si predisponeva quindi una perizia di stima al fine di dimostrare la perdita di valore subita dagli appartamenti.

A seguito di trattative con Anas spa si giungeva ad un accordo che prevedeva il pagamento di una indennità di espropriazione pari ad euro 201.138 da dividersi tra i proprietari secondo le rispettive quote millesimali.

III Caso
Esproprio con svalutazione a terreno e fabbricato in Comune di Tarquinia (VT)

Per la realizzazione dell’Autostrada A12 tratto Tarquinia Civitavecchia, veniva disposto l’esproprio di mq 2927 di un fondo agricolo con prospicente una abitazione. L’ente espropriante proponeva una indennità di euro 3 mq, pari quindi a circa 9.000 euro.

L’indennità veniva rifiutata evidenziando il maggior valore del fondo e soprattutto la svalutazione che subivano la porzione residua del fondo e il fabbricato insistente a causa della presenza del nuovo tratto autostradale.

Veniva quindi richiesta una commissione tecnico arbitrale ex art. 21 dpr 327/2001 che a maggioranza stabiliva una indennità complessiva di esproprio di euro 67.000. L’ente espropriante decideva di non opporre la stima e procedeva quindi al pagamento di quanto rideterminato.

IV Caso
Tav Napoli-Bari – Esproprio di Vigneto

Per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari in Comune di Guardia Sanframondi, l’ente espropriante prevedeva l’espropriazione di 2518 mq di vigneto proponendo una indennità di 8.200 euro. Veniva quindi contestata l’indennità proposta evidenziando il maggior valore del fondo e la perdita di valore della porzione residua.

A seguito di trattative con l’ente si giungeva a una rideterminazione dell’indennità pari ad euro 62.700 con stipula del conseguente accordo bonario.

V Caso
Tangenziale Esterna Est di Milano – Esproprio di terreno commerciale

Per la realizzazione della Tangenziale Esterna Est di Milano veniva disposto l’esproprio di mq 1962 di terreno avente destinazione urbanistica terziario/commerciale. L’ente espropriante offriva una indennità di espropriazione pari ad euro 22.700.

L’indennità veniva quindi rifiutata e veniva richiesta la nomina di una commissione tecnico arbitrale la quale rideterminava all’unanimità l’indennità di espropriazione in euro 147.688. l’indennità quindi veniva regolarmente pagata al cliente.

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Approfondimenti -> Decreto di esproprio

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