Tutelarsi da un esproprio per pubblica utilità
La tutela da un possibile esproprio per pubblica utilità può essere complessa e dipende da diversi fattori. Tuttavia, ci sono alcune misure generali che possono essere prese in considerazione per cercare di tutelare i tuoi diritti in caso di minaccia di esproprio.
Presentare osservazioni scritte
Le norme di legge prevedono il diritto del proprietario soggetto ad esproprio di presentare osservazioni scritte in varie fasi della procedura di approvazione di un opera pubblica e quindi nelle varie fasi antecedenti l’avvio delle procedure di esproprio. Tali osservazioni possono riguardare sia le modalità di realizzazione dell’opera sia l’indennità di esproprio spettante al proprietario. Ove adeguatamente preparate e tempestivamente prodotte, tali osservazioni, specie nel caso di espropri condotti dagli enti locali con le procedure ordinarie, possono consentire di giungere alla piena tutela dei proprietari espropriati.
-> Leggi come presentare osservazioni scritte
Attivare la commissione tecnico arbitrale
È lo strumento assolutamente da prediligersi al fine di giungere alla determinazione dell’indennità definitiva di esproprio. Tale strumento consente in tempi decisamente rapidi, senza spese e senza rischi, di conseguire importanti rivalutazioni dell’indennità di esproprio ed una tutela sostanzialmente piena dei diritti economici dei proprietari espropriati. Indispensabile è che il proprietario sia assistito da consulenti tecnici e legali esperti della materia e che la procedura sia attivata tempestivamente.
-> Leggi come attivare una commissione tecnico arbitrale
Fare ricorso in Corte di Appello
È lo strumento offerto dalla legge per ricorrere avverso fissazioni dell’indennità definitiva di esproprio che siano ingiustamente lesive dei diritti economici del proprietario espropriato. Ove pertanto in ballo vi sia la giusta determinazione dell’indennità, la giurisdizione è della Corte di Appello.
Fare ricorso al Tar
È lo strumento offerto dalla legge per contestare le illegittimità commesse dalla Pubblica Amministrazione nelle procedure di approvazione dell’opera pubblica e nelle procedure di espropriazione per pubblica utilità. I proprietari espropriati che dimostrino tali illegittimità potranno far considerare l’occupazione illegittima ed avranno diritto al risarcimento del danno. Possibile, anche se difficilmente attuabile, specie alla luce delle ultime innovazioni legislative (T.U. processo amministrativo), ottenere la sospensione dell’opera. Stante la lunghezza dei processi, i costi e le limitate possibilità di tutela se ne consiglia un utilizzo molto prudente prediligendo lo strumento della Commissione tecnico arbitrale ove in ballo via siano soltanto problematiche di tipo economico.
Per approfondimenti:
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Il Testo Unico Espropri stabilisce termini di 30-60 giorni per il pagamento delle indennità di espropriazione. In caso di ritardi, l’espropriato ha diritto agli interessi legali.
La Cassazione conferma la possibilità di richiedere anche la rivalutazione monetaria, in base all’art. 1224 del Codice Civile, dimostrando un rendimento dei titoli di Stato superiore agli interessi legali.
Questa tutela garantisce un’indennità adeguata in linea con la CEDU.
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