Diritto alla retrocessione in caso di espropriazione per pubblico interesse
Cassazione civile sez. I, 20/05/2024, n.13958: “In tema di espropriazione per pubblico interesse, una volta concluso il procedimento di espropriazione, l’espropriante non ha il diritto di revocare il decreto di esproprio e restituire il bene acquisito per motivi di interesse pubblico, l’unica possibilità per il soggetto espropriato di ottenere la restituzione del bene è esercitare il diritto alla retrocessione, che non comporta la caducazione del decreto di esproprio ma costituisce un nuovo trasferimento della proprietà con effetto retroattivo. La retrocessione può avvenire attraverso una sentenza giudiziale o un accordo contrattuale che preveda il riacquisto del bene da parte del privato, a titolo derivativo, previo pagamento di un prezzo.”
La Suprema Corte insegna che il decreto di esproprio non può essere revocato una volta che sia stato emesso ed eseguito. Qualora quindi la pubblica amministrazione non sia più interessata al bene e voglia restituirlo al privato occorre porre in essere un procedimento di retrocessione, salvo ovviamente che la Pubblica Amministrazione non voglia servirsi di strumenti civilistici quali la stipula di un atto notarile.

HAI BISOGNO DI AIUTO?
TutelaEspropri è un’associazione con sedi in tutta Italia che da circa 20 anni tutela i proprietari di beni espropriati. Grazie all’attività dell’Associazione è possibile difendere i propri diritti, opporsi all’opera (quando ve ne siano le possibilità) o comunque ottenere ampie rivalutazioni delle indennità di esproprio e il riconoscimento di danni e svalutazioni subite da abitazioni e terreni.
Per informazioni contatta:
– La nostra sede nazionale al numero verde 800.68.48.96
Oppure richiedi un colloquio gratuito con uno dei nostri collaboratori cliccando sul seguente pulsante:
GUARDA ALCUNI DEI NOSTRI CASI DI SUCCESSO -> Clicca qui
Condividi su:
Approfondimenti -> Le procedure di espropriazione per pubblica utilità