I diritti del creditore ipotecario in caso di espropriazione per pubblica utilità
Cassazione civile sez. I, 17/01/2025, n.1181
In caso di espropriazione per pubblica utilità del bene gravato da ipoteca, il creditore ipotecario può fare valere il privilegio nascente dall’ipoteca solo sulle somme corrisposte o da corrispondere all’originario debitore, non potendo ottenere condanne dirette nei confronti dell’espropriante o procedere in via esecutiva contro di lui.
Il testo unico espropri prevede una serie di diritti e garanzie in favore del creditore ipotecario. In mancanza di tali garanzie, infatti l’emissione del decreto di esproprio, che determina il trasferimento di proprietà, toglierebbe la garanzia fondiaria al creditore ipotecario compromettendo quindi la sua possibilità di rimborso del prestito o comunque di pagamento del credito.
In particolare, il Testo Unico espropri prevede che, in caso di presenza di ipoteche sul bene espropriato, non si possa procedere al pagamento delle indennità in favore dell’espropriato o comunque allo svincolo delle indennità depositate, senza un previo nulla osta del creditore ipotecario stesso.
L’art. 34 del testo unico espropri prevede che il diritto all’indennità spetti oltre che al proprietario unicamente all’enfiteuta possessore del bene. Tale disposizione di legge attribuisce sostanzialmente all’enfiteuta la legittimazione attiva per la tutela dei diritti patrimoniali scaturenti al procedimento espropriativo. In sostanza, ad esempio, l’enfiteuta potrà ricorrere in Corte di appello per la rideterminazione dell’indennità di espropriazione.
Analogo diritto non è invece riconosciuto, dalla normativa citata, al creditore ipotecario.
Questo è il quadro di riferimento della sentenza recentemente emessa dalla Corte di Cassazione la quale ha rilevato conformemente come il creditore ipotecario possa far valere il suo credito solo sull’indennità di esproprio ma non abbia alcuna legittimazione attiva nei confronti dell’ente espropriante. In sostanza come visto il creditore ipotecario potrà bloccare, in mancanza di accordi con il debitore, il pagamento dell’indennità di esproprio, ma non potrà agire in giudizio contro l’ente espropriante per la rideterminazione di una indennità di esproprio che ritenga non conforme a legge.
HAI BISOGNO DI AIUTO?
TutelaEspropri è un’associazione con sedi in tutta Italia che da circa 20 anni tutela i proprietari di beni espropriati. Grazie all’attività dell’Associazione è possibile difendere i propri diritti, opporsi all’opera (quando ve ne siano le possibilità) o comunque ottenere ampie rivalutazioni delle indennità di esproprio e il riconoscimento di danni e svalutazioni subite da abitazioni e terreni.
Per informazioni contatta:
– La nostra sede nazionale al numero verde 800.68.48.96
Oppure richiedi un colloquio gratuito con uno dei nostri collaboratori cliccando sul seguente pulsante:
GUARDA ALCUNI DEI NOSTRI CASI DI SUCCESSO -> Clicca qui
Condividi su:
Approfondimenti -> Le procedure di espropriazione per pubblica utilità