Il diritto di ripensamento della P.A.
Tribunale Salerno sez. I, 28/08/2020, n.2096: “L’offerta di indennità accettata dal privato-espropriando non vincola la P.A. alla definizione della procedura ablatoria; la P.A., infatti, anche dopo l’accettazione dell’indennità offerta, conserva intatto il potere discrezionale di procedere o meno all’acquisizione del bene e di porre nel nulla l’accordo sull’indennità, ove ritenga che l’acquisizione del bene non risponda più alle ragioni di pubblico interesse. Se, invece, decide di procedere all’acquisizione del bene, conserva il potere di scegliere se utilizzare lo strumento negoziale (la cessione volontaria) o quello provvedimentale (il decreto di esproprio) ma se ricorre all’atto autoritativo (il decreto di esproprio), ha l’obbligo di determinare l’indennità nella misura già offerta e accettata dal privato, restando l’accordo vincolante, purché, però, tale indennità sia stata determinata nel rispetto dei criteri stabiliti dall’art. 45 comma 2 del T.U., dai quali non è possibile in alcun modo discostarsi.”
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Approfondimenti -> Decreto di esproprio
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