Il PNNR: Lavori, semplificazioni ed espropriazioni per pubblica utilità
Il PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede nuove opere pubbliche per un importo di 25,4 miliardi di euro. L’investimento è legato alla missione 3: infrastrutture per una mobilità sostenibile e conseguentemente è principalmente destinato al potenziamento e al miglioramento della rete ferroviaria.
Quali sono i lavori previsti?
Collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per passeggeri e merci
• Napoli-Bari: al completamento del progetto la tratta sarà percorribile in 2 ore, rispetto alle attuali 3 ore e 30 minuti; ci sarà un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle sezioni a doppio binario, e un adeguamento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci di lunghezza fino a 750 m, senza limitazioni di peso assiale
• Palermo-Catania-Messina: saranno realizzate le tratte intermedie del progetto, al completamento del quale si otterrà una riduzione del tempo di percorrenza di oltre 60 minuti sulla tratta Palermo-Catania rispetto alle attuali 3 ore, e un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte in raddoppio
• Salerno-Reggio Calabria: al completamento dell’intero progetto, il tempo di percorrenza sarà ridotto di 80 minuti; inoltre, ci sarà un miglioramento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci, in particolare per il porto di Gioia Tauro ulteriori significative risorse sono previste da subito a valere su risorse nazionali
Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa
• Brescia-Verona-Vicenza: gli interventi si riferiscono alla tratta Brescia-Verona e alla tratta Verona-Bivio Vicenza. I principali benefici saranno un aumento della capacità e della regolarità del traffico grazie alla separazione dei nuovi servizi AV rispetto a quelli preesistenti, un significativo miglioramento del sistema di trasporto regionale, dovuto alla maggiore capacità della linea tradizionale e una migliore accessibilità della nuova stazione di Vicenza Fiera (il cui attraversamento sarà finanziato con risorse nazionali)
• Liguria-Alpi: al completamento dell’intero progetto i tempi di percorrenza saranno quasi dimezzati sia sulla tratta Genova-Milano che sulla tratta Genova-Torino. Inoltre, la capacità sarà aumentata da 10 a 24 treni/ora sulle tratte soggette a quadruplicamento in prossimità del nodo di Milano (Rho-Parabiago e Pavia-Milano-Rogoredo). L’intervento infine permetterà il transito di treni merci con lunghezza fino a 750 metri
• Verona-Brennero: verrà realizzata la tangenziale ferroviaria di Trento, che fa parte del progetto di potenziamento e sviluppo della direttrice Verona-Brennero, al completamento del quale ci sarà un significativo aumento della capacità della linea fino a 400 treni/giorno.
Connessioni diagonali
Connessioni diagonali
• Roma-Pescara: si realizzeranno le prime tratte del progetto, al completamento del quale ci sarà un risparmio di tempo di 80 minuti sulla linea Roma-Pescara e un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte raddoppiate (con la possibilità di istituire servizi metropolitani tra Chieti e Pescara); inoltre, le prestazioni della linea saranno adeguate a consentire lo sviluppo del traffico merci
• Rafforzamento della Orte-Falconara: verranno realizzate diverse tratte del progetto, al completamento del quale ci sarà una riduzione dei tempi di percorrenza di almeno 15 minuti sulla tratta Roma-Ancona e di almeno 10 minuti sulla tratta Roma-Perugia, un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte soggette a raddoppio dei binari e un adeguamento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci
• Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia: saranno realizzate alcune tratte intermedie del progetto, al completamento del quale i tempi di percorrenza saranno ridotti di 30 minuti sulla tratta Napoli-Taranto (via Battipaglia) rispetto all’attuale tempo richiesto di 4 ore, la capacità sarà aumentata da 4 a 10 treni all’ora sulle sezioni in fase di aggiornamento e la linea ferroviaria sarà adattata per consentire il passaggio dei treni merci.
Il piano prevede inoltre interventi volti a:
– Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave
– Potenziamento delle linee regionali
– Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud
– Miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud
Le semplificazioni e le procedure espropriative
L’avvio di nuove opere pubbliche inevitabilmente comporta l’avvio di nuove procedure espropriative e quindi l’approvazione di nuove dichiarazioni di pubblica utilità.
In tal senso il DL 77/2021 ha stabilito una ampia serie di semplificazioni da applicarsi agli interventi inseriti nel PNRR oltre a riguardare una ampia serie di altre materie relative soprattutto ala realizzazione di impianti di energia rinnovabile e al contrasto al dissesto idrogeologico.
Le norme non dettano eccezioni particolari a quello che è il regime giuridico stabilito dal Testo Unico sulle espropriazioni (dpr 327/2001), concentrandosi soprattutto sulle fasi dell’approvazione del progetto (comportante eventualmente dichiarazione di pubblica utilità) e sulla fase dell’appalto dei lavori.
Seppure quindi le norme non incidono direttamente sugli espropri, tuttavia è evidente come l’accelerazione delle procedure abbia un effetto ben concreto sugli espropriati, avvicinando il momento in cui l’esproprio diventa concreto ed efficace.
Venendo alle principali novità, senza pretesa di offrire un quadro completo della normativa e limitandosi al solo settore dell’approvazione del progetto, si possono segnalare:
• L’art. 12 prevede che in caso di ritardi da parte di una Pubblica Amministrazione nell’attuazione degli interventi previsti, il Presidente del Consiglio dei Ministri possa nominare uno o più commissari ad acta
• L’art. 13 prevede che ove una Pubblica Amministrazione abbia espresso un dissenso alla realizzazione di una delle opere previste, la questione debba essere portata con urgenza al Consiglio dei Ministri che, sentito il parere della Conferenza Stato Regioni, può esercitare poteri sostitutivi
• Gli artt. 17 e ss pongono in essere misure semplificative in tema di procedure per il rilascio della Valutazione di impatto ambientale
• L’art. 29 istituisce una Sovrintendenza speciale centrale deputata all’emissione dei relativi pareri
• L’art. 44 prevede che tutti i pareri e le autorizzazioni richieste (Via, parere architettonico, dibattito pubblico, Conferenza dei servizi) vengano acquisiti sul mero progetto di fattibilità tecnico-economica, anziché sul progetto definitivo
• L’art. 46 prevede la possibilità di innalzare le soglie previste dall’allegato 1 del Dpcm 76/2018 onde stabilire in quali casi la procedura debba essere sottoposta a dibattito pubblico. Non solo. La norma riduce anche i tempi per il completamento dell’intera procedura.
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Approfondimenti -> La determinazione definitiva dell’indennità di esproprio
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