L’ ESPERTO RISPONDE
Potenziamento della linea ferroviaria Empoli – Siena. Cosa consiglia l'esperto?
Molti utenti che si rivolgono a TutelaEspropri spesso manifestano preoccupazione riguardo le tempistiche necessarie per ricevere una giusta indennità di esproprio. Mi conviene accettare subito? Se rifiuto l’indennità provvisoria chissà quando vedrò i soldi… Ma come stanno veramente le cose? Chiediamolo all’esperto.
Risponde David Cei, referente per la Toscana di Tutela Espropri e componente di E-Valuations, la maggiore associazione privata italiana di valutatori immobiliari
1. A che punto è il progetto per il Potenziamento linea ferroviaria Empoli – Siena?
E’ stato approvato il progetto definitivo e dichiarata la pubblica utilità. E’ stato inoltre appaltata l’opera compreso il progetto esecutivo. Non è stata invece ancora disposta l’occupazione di urgenza dei beni, fase che normalmente è avviata immediatamente prima dell’inizio dei lavori
– 2. Come è intervenuta Tutela Espropri?
Tutela Espropri è intervenuta predisponendo e depositando un ricorso al T.A.R. della Toscana per contestare l’opera che in molti casi determina pesantissime conseguenze a carico degli espropriati. La nuova linea, infatti, in alcuni casi arriva a pochi metri dalle case. In caso di esito negativo del ricorso verrà curata la singolo posizione ed i relativi rimborsi economici in tutte le fasi del procedimento.
3. In cosa consiste il ricorso? Cosa si è richiesto esattamente?
Il ricorso si compone di 30 pagine oltre le memorie di replica e si articola su diverse criticità presenti nel progetto definitivo, oltre ad una proposta per un parziale tracciato alternativo dell’opera.
Il punto su cui ci siamo focalizzati maggiormente insieme all’avvocato Corrado Brancati che rappresenta gli espropriati nel procedimento davanti al Tar, è comunque la mancata procedura di V.I.A. (Valutazione di impatto Ambientale), la cui assoggettabilità è stata ritenuta non dovuta dalla Regione Toscana su richiesta di R.F.I. per mano del Commissario straordinario.
Abbiamo richiesto quindi la verifica ordinaria della V.I.A. e un’analisi più approfondita del tracciato dell’opera stessa.
4. Per conto di TutelaEspropri sta assistendo molti espropriati i cui beni sono stati coinvolti dal progetto. Quali sono le maggiori preoccupazioni degli espropriati?
La maggiore preoccupazione è l’impatto che l’opera produrrà direttamente sugli immobili, nell’ottica della qualità di vita dei residenti, senza peraltro che l’ente abbia previsto un giusto indennizzo.
5. Per un espropriato che decide oggi di iniziare a tutelarsi esiste ancora un margine di tempo utile?
Sì, se il ricorso al Tar non sarà accolto, come ho già detto, inizieremo a lavorare sul lato economico della questione. Tale fase è ancora tutta da introdurre, quindi sicuramente gli espropriati hanno ancora tempo per difendersi dal punto di vista economico della questione.
6. Cosa può fare un espropriato? Qual è il miglior modo per attivarsi?
E’ sufficiente rivolgersi al numero verde di Tutela Espropri o direttamente a me al 329.2298053
7. Sono state avanzate offerte di indennità di esproprio?
Ancora no. L’offerta arriva normalmente insieme alla comunicazione dell’occupazione di urgenza dei beni, quindi immediatamente prima dell’inizio dei lavori.
David Cei
Professionista tecnico da sempre impegnato nel settore delle valutazioni immobiliari e nella consulenza tecnica del magistrato e del privato cittadino.
La mia passione per l’estimo legale nasce sui banchi di scuola e prende forma già dai primi anni di attività professionale iniziata ormai da oltre 20 anni.
Sono referente per la Toscana di Tutela Espropri e faccio parte di E-Valuations, la maggiore associazione privata italiana di valutatori immobiliari.
HAI BISOGNO DI AIUTO?
TutelaEspropri è un’associazione con sedi in tutta Italia che da circa 20 anni tutela i proprietari di beni espropriati. Grazie all’attività dell’Associazione è possibile difendere i propri diritti, opporsi all’opera (quando ve ne siano le possibilità) o comunque ottenere ampie rivalutazioni delle indennità di esproprio e il riconoscimento di danni e svalutazioni subite da abitazioni e terreni.
Per informazioni contatta:
– La nostra sede nazionale al numero verde 800.68.48.96
Oppure richiedi un colloquio gratuito con uno dei nostri collaboratori cliccando sul seguente pulsante:
GUARDA ALCUNI DEI NOSTRI CASI DI SUCCESSO -> Clicca qui
Condividi su:
Approfondimenti -> Le procedure di espropriazione per pubblica utilità
Fai la tua domanda
I nostri esperti sono a disposizione per rispondere ai tuoi dubbi e quesiti. Compila il formulario e fai la tua domanda. Riceverai nelle prossime 24/48 ore il risultato della consultazione gratuita.
Richiedi un colloquio gratuito
Ti aiuteremo gratuitamente a comprendere cosa ti stia accadendo e cosa puoi fare per difendere i tuoi diritti.
Richiedi una consulenza tecnica gratuita
I nostri tecnici sono a disposizione per una consulenza gratuita per verificare la correttezza dell’indennità di esproprio offerta dall’ente e, nei casi più delicati, per effettuare un sopraluogo gratuito.
Fissa un appuntamento telefonico per un colloquio gratuito o per prenotare un sopraluogo tecnico
Potrebbe interessarti:
L’indennità aggiuntiva a favore dei coltivatori diretti
Presupposto primo, infatti, per il riconoscimento dell’indennità aggiuntiva è che il terreno sia appunto coltivato da chi professionalmente svolge l’attività di coltivatore, sia in forma individuale sia eventualmente in forma di società di persone. Perché viene richiesta dalla legge la sussistenza di questo presupposto? Perché l’indennità aggiuntiva va a compensare la perdita di un’occasione lavorativa. Il terreno, infatti, che sia coltivato professionalmente ha un valore non soltanto in quanto proprietà immobiliare, ma in quanto occasione di lavoro, mezzo di lavoro del coltivatore.
L’esproprio di servitù
L’esproprio di servitù segue tutte le regole di un ordinario esproprio di proprietà. Ciò vale ovviamente anche in relazione alla determinazione dell’indennità. Quindi anche in caso di esproprio di servitù si può richiedere l’attivazione di una commissione arbitrale ex articolo 21 per ottenere una rideterminazione dell’indennità, oppure si potrà ricorrere alla Corte di appello per chiedere una determinazione giudiziale dell’indennità di esproprio. L’art. 33 afferma che se l’esproprio è parziale, e quindi non determina la ablazione di tutto il bene ma di solo una sua parte, la parte residua può essere indennizzata in ragione della svalutazione che viene a subire. Ebbene tale principio si può applicare anche nel caso di esproprio di servitù disciplinato dall’art. 44.
Indennità di esproprio: manufatti e soprassuoli
Gli articoli 32 e 40 del Testo Unico Espropri specificano chiaramente che, nell’ambito della valutazione dell’indennità spettante ai proprietari a seguito dell’esproprio, si deve tener conto anche dei manufatti e dei soprassuoli presenti sul terreno
L’espropriazione di abitazioni ed edifici
L’articolo 38 del Testo Unico Espropri afferma infatti che deve essere pagato il valore di mercato dell’immobile che viene espropriato. Si tratta poi di determinare qual è il valore di mercato di questo bene, ma non sussistono grandi problematiche di tipo giuridico, se non nel caso di immobili abusivi. espropriazione di abitazioni