L’ ESPERTO RISPONDE

Indennità di esproprio: meglio una provvisoria oggi o una definitiva domani?

Molti utenti che si rivolgono a TutelaEspropri spesso manifestano preoccupazione riguardo le tempistiche necessarie per ricevere una giusta indennità di esproprio. Mi conviene accettare subito? Se rifiuto l’indennità provvisoria chissà quando vedrò i soldi… Ma come stanno veramente le cose? Chiediamolo all’esperto.

L’ ESPERTO RISPONDE

Indennità di esproprio: meglio una provvisoria oggi o una definitiva domani?

Molti utenti che si rivolgono a TutelaEspropri spesso manifestano preoccupazione riguardo le tempistiche necessarie per ricevere una giusta indennità di esproprio. Mi conviene accettare subito? Se rifiuto l’indennità provvisoria chissà quando vedrò i soldi… Ma come stanno veramente le cose? Chiediamolo all’esperto.

Risponde l’Avv. Corrado Brancati, Presidente dell’ Unione Nazionale Tutela Espropriati

TE: Sappiamo che in Italia i tempi per il pagamento dell’indennità di esproprio possono variare notevolmente in base a diversi fattori relazionati con la complessità delle procedure di esproprio. L’intervento di un avvocato può ritardare il pagamento delle indennità?

Avv.Brancati: No. Un avvocato preparato in materia non causa mai un ritardo nei pagamenti. La questione è se il proprietario vuole o meno accettare l’indennità provvisoria. Ovviamente se si accetta la provvisoria che viene proposta il pagamento normalmente avviene prima. Se invece si deve trattare, fare commissione arbitrale o fare causa, i tempi ovviamente si allungano. Ma questo non è perché è intervenuto un avvocato, ma è perché il proprietario ha deciso di non accettare la provvisoria perché, magari così consigliato da un avvocato o da un tecnico, la ritiene non adeguata. In ogni caso, anche qualora il proprietario decida di accettare l’indennità provvisoria, l’intervento di un avvocato specializzato può essere utile a verificare la regolarità delle procedure e a costringere l’ente a procedere al pagamento nei tempi più brevi possibili.

L’art. 26 comma 5 del T.U. DPR 2001/327 dice che “Qualora manchino diritti dei terzi sul bene, il proprietario può in qualunque momento percepire la somma depositata, con riserva di chiedere in sede giurisdizionale l’importo effettivamente spettante.”
La norma in effetti esiste. Alcuni enti la rispettano, previa però una apposita domanda inoltrata dall’espropriato. Moltissimi altri, con scuse varie, no. In alcuni casi TutelaEspropri ha avviato cause per far condannare l’ente, che abbia rifiutato la prima richiesta, a pagare la provvisoria come acconto.

Perché gli enti non pagano?
In alcuni casi i motivi sono legati alla burocrazia, in altri è una questione di malafede. È un modo per scoraggiare ad andare avanti con la tutela dei propri diritti.

Se l’espropriato accetta l’indennità di esproprio offerta riceverà subito l’importo?
Il mondo delle espropriazioni è molto complesso, anche perché ci sono una miriade di enti diversi che operano secondo procedure interne diverse, abitudini diverse, tempistiche diverse.
In qualsiasi caso è sbagliato credere che se arriva una indennità provvisoria e la si accetti… l’ente paghi davvero entro sessanta giorni l’80% della somma come è scritto nella legge. Gli enti più virtuosi sforano abbondantemente questo termine, gli altri possono far passare anche anni…. Per questo l’intervento di un avvocato esperto può consentire di abbreviare le tempistiche.

Quindi nella sostanza non ci si può fidare dell’ente pubblico?
Si pensa sia un ente pubblico e che quindi lavori in qualche modo in maniera corretta o comunque in modo imparziale, per la pubblica utilità. Questo semplicemente non è vero. L’ente, a parte qualche esempio virtuoso, ha mille complessità (budget di spesa, premi ai dipendenti, burocrazia). Per questo motivo fidarsi delle promesse dell’ente è una cosa del tutto errata: un ente espropriante, anche se pubblico, va sempre visto come una controparte e non un alleato. Spesso mandano dipendenti che usano toni del tutto rassicuranti, fanno promesse…ecc…occorre non mai fidarsi.

Spesso però gli espropriati si ritrovano davanti veri e propri giganti…magari il rischio è quello di spendere tanti soldi per poi non ottenere nulla…
Non è vero. Se si viene ben difesi, da professionisti che hanno conoscenze e coscienza, si possono ottenere risultati assolutamente positivi nella stragrande maggioranza dei casi. E solo raramente i tempi si allungano davvero.

Corrado Brancati

Avvocato Corrado Brancati
Presidente dell’ Unione Nazionale Tutela Espropriati
Esercito questo lavoro con la passione di chi sa che per tanti ottenere giustizia è una cosa certo non scontata.
È per questo che ho sempre preferito la tutela dei cittadini anziché quella delle pubbliche amministrazioni, delle imprese piuttosto che quella delle banche, di chi ha bisogno, anziché di chi usa le leggi come strumento di oppressione e di illecito arricchimento.

HAI BISOGNO DI AIUTO?

TutelaEspropri è un’associazione con sedi in tutta Italia che da circa 20 anni tutela i proprietari di beni espropriati. Grazie all’attività dell’Associazione è possibile difendere i propri diritti, opporsi all’opera (quando ve ne siano le possibilità) o comunque ottenere ampie rivalutazioni delle indennità di esproprio e il riconoscimento di danni e svalutazioni subite da abitazioni e terreni.

Per informazioni contatta:
– La nostra sede nazionale al numero verde 800.68.48.96

Oppure richiedi un colloquio gratuito con uno dei nostri collaboratori cliccando sul seguente pulsante:

GUARDA ALCUNI  DEI NOSTRI CASI DI SUCCESSO -> Clicca qui

Condividi su:

Fai la tua domanda

I nostri esperti sono a disposizione per rispondere ai tuoi dubbi e quesiti. Compila il formulario e fai la tua domanda. Riceverai nelle prossime 24/48 ore il risultato della consultazione gratuita.

Fai la tua domanda
Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Richiedi un colloquio gratuito

Ti aiuteremo gratuitamente a comprendere cosa ti stia accadendo e cosa puoi fare per difendere i tuoi diritti.

Richiedi una consulenza tecnica gratuita

I nostri tecnici sono a disposizione per una consulenza gratuita per verificare la correttezza dell’indennità di esproprio offerta dall’ente e, nei casi più delicati, per effettuare un sopraluogo gratuito.

Chiama ora il numero
VERDE nazionale centralizzato

Fissa un appuntamento telefonico per un colloquio gratuito o per prenotare un sopraluogo tecnico

Potrebbe interessarti:

Le modalità di pagamento dell’indennità di espropriazione

La norma di legge all’articolo 26.5, prevede che il proprietario possa comunque in ogni caso incassare l’indennità provvisoria depositata a titolo di acconto sull’indennità definitiva.
La norma di legge sulle modalità di pagamento dell’indennità di espropriazione parla chiaro e quindi si può costringere l’ente espropriante a far incassare al proprietario l’indennità provvisoria a titolo di acconto.

Leggi tutto »

L’indennità a favore di beni non espropriati – art. 44 dpr 327/2001

Come si applica l’art. 44 dpr 327/2001relativamente all’indennità di esproprio che spetta ai beni non espropriati in caso di realizzazione di un’opera pubblica?
Questo articolo risponde alle domande sulla finalità dell’art. 44 in quanto a perdita di valore e vantaggio della comunità, su altre ipotesi in cui si applica la norma. Quando spetta un indennizzo e come si calcola l’indennizzo per la svalutazione?

Leggi tutto »

Indennità di espropriazione: i termini di pagamento, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria

Il Testo Unico Espropri stabilisce termini di 30-60 giorni per il pagamento delle indennità di espropriazione. In caso di ritardi, l’espropriato ha diritto agli interessi legali.
La Cassazione conferma la possibilità di richiedere anche la rivalutazione monetaria, in base all’art. 1224 del Codice Civile, dimostrando un rendimento dei titoli di Stato superiore agli interessi legali.
Questa tutela garantisce un’indennità adeguata in linea con la CEDU.

Leggi tutto »

Espropriazione per pubblica utilità: occupazione d’urgenza

L’occupazione d’urgenza è una forma di espropriazione per pubblica utilità che consente allo stato di occupare un bene privato, senza il consenso del proprietario, per realizzare opere o servizi di pubblico interesse che non ammettono ritardo. Si tratta di una misura eccezionale e straordinaria, che deve essere giustificata da una situazione di necessità e urgenza, e che deve essere seguita da una regolare procedura espropriativa.​

Leggi tutto »
Chiama il Numero Verde