1. Occupazione illegittima quali sono le situazioni che la generano

Abbiamo un occupazione illegittima tutte le le volte in cui l’ente espropriante entra in possesso di beni o realizza opere in assenza di un valido titolo autorizzativo.

 

Di cosa si parla nel video:

Principi delle occupazioni legittime e illegittime

In ambito di occupazioni pubbliche, distinguere tra legittime e illegittime è cruciale. Le occupazioni legittime si verificano quando l’ente espropriante detiene un valido titolo autorizzativo al momento dell’entrata in possesso dei beni e della realizzazione di opere su terreni. Al contrario, un’occupazione si classifica come illegittima quando avviene senza tale titolo, contravvenendo alle normative vigenti.

Esempi di occupazioni illegittime

Un esempio di occupazione illegittima è l’azione di una pubblica amministrazione che, agendo come un privato e senza autorizzazioni, realizza opere pubbliche su terreni di proprietà altrui. Questo tipo di occupazione, nota come ‘di mero fatto’, avviene senza procedimenti espropriativi ufficiali, spesso senza un progetto approvato, configurandosi come un abuso di potere amministrativo.

Transizioni da occupazioni legittime a illegittime

Occasionalmente, un procedimento espropriativo iniziato in maniera legittima può degenerare in illegittimità. Ciò accade quando, nonostante l’approvazione di un progetto e l’emissione di atti amministrativi preliminari, il procedimento non viene portato a termine con l’emanazione di un decreto di esproprio. In tali casi, anche se l’immissione in possesso iniziale era legittima, il mantenimento di tale possesso diventa illegittimo se il decreto di esproprio non viene emesso nei termini previsti dalla legge.

Risoluzioni giuridiche delle occupazioni illegittime

Le occupazioni illegittime sono regolate omogeneamente dalla giurisprudenza e dall’articolo 42 bis del testo unico esproprio, indipendentemente dalle specificità del caso. In risposta a tali situazioni, la pubblica amministrazione può essere costretta a restituire il bene, ripristinando lo stato dei luoghi come erano prima dell’immissione in possesso, o a procedere all’acquisizione dei beni tramite un procedimento di acquisizione sanante, in conformità con le normative vigenti.

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