L’ ESPERTO RISPONDE

Esproprio Ponte sullo Stretto di Messina. Cosa consiglia l'esperto?

Molti utenti che si rivolgono a TutelaEspropri spesso manifestano preoccupazione riguardo le tempistiche necessarie per ricevere una giusta indennità di esproprio. Mi conviene accettare subito? Se rifiuto l’indennità provvisoria chissà quando vedrò i soldi… Ma come stanno veramente le cose? Chiediamolo all’esperto.

Risponde l’Avv. Livia Lucia Gugliotta, da oltre 10 anni esercita la professione forense con particolare attenzione al diritto della espropriazione per pubblica utilità

1. A che fase si trova il progetto per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina? 
Proprio di qualche giorno fa è la notizia che il Consorzio Eurolink, di cui è leader il Gruppo Webuild, ha consegnato alla società Stretto di Messina Spa tutta la documentazione relativa all’aggiornamento del progetto definitivo del Ponte e delle opere di collegamento stradale e ferroviario. I cantieri potranno essere avviati già dall’estate 2024.

2. In questi mesi sono pervenute diverse richieste di assistenza da parte di potenziali espropriati i cui beni possono essere coinvolti nel progetto. Quali consigli possiamo dare a questi espropriati?
Il consiglio principale è quello di intervenire nel procedimento espropriativo il prima possibile per non rischiare di perdere i propri diritti. Ci capita spesso di constatare che, in molti casi, gli espropriati tendono ad “aspettare” o a “disinteressarsi” nella errata convinzione che “tanto non accadrà…”. Questo è un atteggiamento sbagliato perché prima si interviene nel procedimento e nel modo corretto prima si evita di cadere nelle innumerevoli “trappole” del procedimento espropriativo.

3. Ancora non è stato inviato nessun avviso ai potenziali espropriati. È possibile evitare l’esproprio dei beni?
Per evitare l’esproprio dei beni l’unico rimedio è il ricorso al TAR nei termini di legge. Tuttavia, l’opera, la sua collocazione e le modalità di esecuzione sono scelte esclusive dell’Ente e nella maggior parte dei casi il TAR non dà ragione al cittadino che rischia di spendere tempo e denaro inutilmente.

4. Se non è possibile opporsi all’esproprio cosa è meglio fare? Come procedere per tutelarsi?
Il nostro consiglio è quello di intervenire nel procedimento in modo da fornire all’Ente tutte le informazioni necessarie per la corretta determinazione delle indennità di esproprio. Ed infatti, benché l’indennità sia unica essa è composta dalla sommatoria di tutti i danni che l’esproprio arreca, danni che, se non correttamente invocati con i riferimenti normativi e giurisprudenziali, rischiano di restare privi di ristoro. Mi riferisco, ad esempio, al danno da esproprio parziale che gli Enti non tengono in considerazione, o al danno all’attività commerciale che, purtroppo, non è tutelato dalla legge italiana e per questo occorre, da subito, invocare le norme europee o, ancora, al danno al fabbricato che oltre al valore di mercato deve comprendere anche tutti gli ulteriori danni come le spese di trasloco. Si tratta di voci indennitarie purtroppo sconosciute dagli espropriati che spesso accettano somme ben inferiori rispetto a quelle dovute. 

5. Molti privati, famiglie e aziende avranno il problema di sopperire in maniera rapida alla mancanza di un’abitazione oppure ai danni subiti dalla propria attività. Quali saranno i tempi effettivi per la liquidazione dei relativi risarcimenti? Come è possibile tutelarsi in questo senso?
I tempi effettivi per il pagamento degli indennizzi non si possono prevedere con precisione. In ogni caso il rischio concreto che in caso di accordo l’Ente non paghi nei tempi e nei modi stabiliti è molto elevato. Per questo l’intervento di un avvocato esperto nella materia consente di tutelare l’espropriato inserendo nell’accordo bonario delle clausole che lo garantiscano sia nelle tempistiche sia in caso di mancato pagamento.

6. Su TutelaEspropri riscontriamo una forte attività sulle pagine dedicate al tema. Quali sono le problematiche maggiori?
Le problematiche maggiori sono legate alle abitazioni e alle attività commerciali, ma innumerevoli sono le casistiche ed i problemi sono legati, in una prima fase, alla determinazione delle indennità di esproprio e, nella fase successiva, ai possibili mancati pagamenti, alle ingiuste detrazioni, ai ritardi, alle detrazioni fiscali. L’espropriazione per pubblica utilità è una materia molto complessa e in continuo divenire, per questo consigliamo agli espropriati di farsi assistere sempre da un avvocato esperto in materia espropriativa, in quanto un errore iniziale è irrimediabile.

Avvocato Livia Lucia Gugliotta
responsabile legale e avvocato fiduciario dell’ANPTES, l’Associazione nazionale per la tutela degli espropriati  

Sono laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania e ho conseguito il dottorato di ricerca in “Diritto processuale generale e internazionale”. Sono iscritta all’Albo Speciale Cassazionisti e Giurisdizioni Superiori. Esercito la professione forense con particolare attenzione al diritto della espropriazione per pubblica utilità che da oltre 10 anni occupa in modo prevalente la mia attività. Difendo solo i proprietari espropriati e non assisto MAI gli enti pubblici. Ho trattato tutti gli aspetti che ineriscono l’esproprio e la tutela dell’espropriato, con riferimento sia alle norme italiane che alle norme europee.

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TutelaEspropri è un’associazione con sedi in tutta Italia che da circa 20 anni tutela i proprietari di beni espropriati. Grazie all’attività dell’Associazione è possibile difendere i propri diritti, opporsi all’opera (quando ve ne siano le possibilità) o comunque ottenere ampie rivalutazioni delle indennità di esproprio e il riconoscimento di danni e svalutazioni subite da abitazioni e terreni.

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